Il parroco “techno” ha pensato di organizzare un rave party per avvicinare i ragazzi al cristianesimo. Ecco la sua testimonianza.
Don Michele Madonna. Questo è il nome del parroco “techno” della chiesa Santa Maria di Montesanto di Napoli. Oggi, Don Michele ha 48 anni. Il suo passato da dj non lo lascia, però: Don Michele ha pensato di unire la sua vecchia vita al suo credo attuale, al fine di avvicinare le generazioni più giovani al cristianesimo e ai suoi dettami. Come? Organizzando un rave party in parrocchia.
Le parole di Don Michele
“Capisco che la parola “rave” porti a pensare a musica, droga e alcol. Ma è giunto il tempo di risanare questo termine: musica e divertimento, basta. Con Coca cola, aranciata e un panino. Tutto gratis, intendiamoci. Voglio avvicinare i ragazzi a Gesù, del resto io provengo da quel mondo e nonostante sia stato un grande peccatore ho sentito la chiamata nel cuore. E sono entrato in seminario”. Queste le parole di Don Michele in merito alla sua iniziativa.
Sulla sua vita prima del voto, Don Michele racconta: “quello che so è che mi divertivo tanto, mi piacevano la musica e le ragazze. Avevo aperto una discoteca nel quartiere di Casoria dove abitavo. Ero felice ma nonostante i tanti fidanzamenti sentivo che non provavo amore. Cercavo sempre qualcosa di più grande, fino a rendermi conto che quella luce a cui volevo avvicinarmi era Gesù. L’ho incontrato finalmente e me ne sono perdutamente innamorato. Sarà proprio Gesù l’ospite speciale del mio rave. I ragazzi ancora non lo sanno”.
Come mai Don Michele è così amato dai giovani? Secondo il parroco, la risposta è la seguente. “Con me non si annoiano, del resto conoscono il mio passato e trovano in me un amico che sa come prenderli. Facciamo tante iniziative insieme, di cui si parla poco. La nostra è un’opera importante per evitare che i giovani siano in strada e cedano a tentazioni. La chiesa deve essere un luogo aperto, di confronto. I ragazzi devono incontrare Gesù, capire che lui esiste“.